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Rai News, Studenti Ambasciatori Onu. Con il progetto IMUN i giovani simulano i lavori delle Nazioni Unite

Studenti Ambasciatori Onu. Con il progetto IMUN i giovani simulano i lavori delle Nazioni Unite

Fonte: Rai News
Tempo di lettura 3 min.

Il progetto ha coinvolto 1700 studenti provenienti da circa 300 scuole italiane che si sono confrontati per tre giorni sui temi di politica internazionale. Ma non finisce qui, per alcuni il viaggio continua, direzione: il Palazzo di Vetro di New York.

Comprendere i meccanismi che dominano il nostro pianeta e approcciare il mondo delle relazioni internazionali mettendosi alla prova su un palco e in lingua inglese. E’ questa l’esperienza fatta da oltre 1700 giovani studenti italiani con il progetto Imun, Italian Model United Nations, organizzato da United Network Europa, che ha concluso oggi la prima sessione del suo viaggio itinerante nelle regioni italiane.

Al Teatro Brancaccio di Roma si è svolta la chiusura dell’evento, giunto alla sua 15esima edizione: al centro dei lavori l’agenda Onu 2024 e loro, i giovani studenti “diplomatici”  che per tre giorni si sono calati nei panni di chi siede nel Palazzo di Vetro, formulando vere e proprie risoluzioni. 

Un progetto li ha coinvolti per diverse settimane sui grandi temi che riguardano il nostro pianeta: Cyber security, intelligenza artificiale, la pace, la cooperazione internazionale, le forme contemporanee di schiavitù, l’utilizzo delle tecnologie nucleari per la lotta al cancro. Obiettivo, negoziare e ottenere l’approvazione di risoluzioni che favoriscono il paese assegnato tenendo conto dell’interesse collettivo.

Ma questa sessione italiana è parte di un progetto internazionale molto più grande che si chiama Global Citizens model United Nations, che si svolge ogni anno a New York, infatti alcuni studenti italiani a marzo voleranno negli Stati Uniti per confrontarsi con altri 5mila studenti provenienti da tutto il mondo.

United Network Europa è un’organizzazione no profit, avente lo stato di NGO ufficialmente associata al “Department of Global Communication” (DGC) delle Nazioni Unite e con status consultivo speciale presso il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite.