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Il Mattino, Studenti alla prova “Onu” diplomatici per tre giorni

Studenti alla prova "Onu", diplomatici per 3 giorni

Fonte: Il Mattino
Tempo di lettura 4 min.

Al via la simulazione di un'assemblea generale delle Nazioni Unite dalla guerra all'economia: i ragazzi pronti a presentare le risoluzioni

La città di Napoli si prepara ad ospitare l’evento IMUN 2023, organizzato dalla NGO United Network, sostenuto dalla Regione Campania, dal Comune di Napoli e dal Ministero dell’Istruzione, giunto quest’anno alla sua decima edizione. Da domani al 21 gennaio 500 studenti delle scuole superiori campane verranno coinvolti in una grande simulazione dei lavori diplomatici delle Nazioni Unite: nei tre giorni dedicati all’evento i ragazzi elaboreranno alcuni dei temi realmente presenti nell’Agenda 2030, e al termine degli incontri dovranno presentare una vera risoluzione Onu. Ciò che rende ancora più realistica la simulazione è che gli studenti dovranno rappresentare ciascuno uno stato membro delle Nazioni Unite, adottandone quindi il punto di vista e sostenendone gli interessi. Gli studenti vestiranno i panni di diplomatici, dividendosi in Commissioni, a ciascuna delle quali verrà assegnato un tema diverso; dovranno quindi dibattere con i rappresentanti di altre Nazioni, rigorosamente in inglese, al fine di trovare un accordo finale volto alla stesura di una risoluzione comune sull’argomento discusso. Il Paese da rappresentare viene assegnato a ciascuno studente un mese prima dell’evento, insieme alla Commissione di cui farà parte. I ragazzi avranno in dotazione una guida sull’argomento da discutere a un’introduzione a quanto le Nazioni di riferimento ha deliberato sull’argomento finora. Sta poi ai giovani diplomatici fare ricerche e documentarsi ulteriormente al fine di rappresentare in modo più realistico possibile il proprio Paese. Questo comporta anche la possibilità di dover adottare punti di vista completamente differenti rispetto a quelli cui si è abituati: fondamentale per i partecipanti è infatti non uscire mai dal ruolo assegnato, come se si stesse partecipando a un GDR, seguendo  il metodo didattico del “Learning by doing”.

«In effetti si tratta di un vero e proprio gioco di ruolo», raccontano Gaia Aveta ed Eleonora D'Anna, volontarie di United Network, che da mesi coordinano l'organizzazione dell'evento in Campania insieme ad altri volontari.

Entrambe hanno partecipato come studentesse alla precedenti edizioni, e raccontano con entusiasmo della loro esperienza:

«È difficile interpretare il ruolo di rappresentante di un Paese cha ha interessi e punti di vista diversi dai tuoi, ed è difficile anche vincere la propria timidezza e far valere le proprie ragioni. Ma quello che rende affascinante questa esperienza è proprio la necessità di mettersi nei panni di chi sostiene interessi opposti ai tuoi su tematiche fondamentali per il nostro pianeta».

I temi di quest’anno, accomunati dal filo conduttore “Education: Empowering Sustainability, Connecting Humans”, sintetizzano alcuni degli argomenti di maggior interesse nell’ambito dei diritti internazionali: gli studenti napoletani saranno impegnati in cinque commissioni. Infine, a marzo Imun volerà a New York per il “Global Citizens Model United Nations”, evento che coinvolgerà studenti da tutto il mondo nella cornice del Palazzo di Vetro che ospita la sede delle Nazioni Unite.